Le samosa sono stuzzichini tipici della cucina indiana e dei paesi limitrofi. Si tratta di un tradizionale esempio di street food: in genere è un piatto vegetariano ed è composto da triangoli di pasta farcita e fritta, di solito con un ripieno di patate lesse speziate.
Le prime notizie delle samosa si trovano in libri di cucina del X secolo, sebbene il loro nome fosse sanbusak. La forma a triangolo è tipica dell’Infia, ma in altri paesi del Medio Oriente si preparano anche a forma di cono o di mezza luna.
La pasta consiste in un composto di farina di grano e lievito, olio e, a volte, anche con un po’ di cumino. In Occidente si usa realizzare la pasta dei samosa con pasta fillo, anche se non è la stessa cosa. Oltre a essere fritti, i samosa possono venire preparati anche al forno, per una versione più salutare, ma anche più elaborata. Vengono serviti accompagnati da chutney, naturalmente speziati anch’essi.
Una diffusa variante non vegetariana prevede una farcia di carne trita – spesso è agnello – con o senza patate.
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