Ricette
Torta putana vicentina
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Preparare la torta putana vicentina è davvero semplice: bastano pochi ingredienti ed è ideale per riciclare anche il pane raffermo.
La torta putana è un dolce tipico di Vicenza il cui nome ha un’origine controversa. In tutti i casi, alla base c’è sempre il pane raffermo. Per il resto, come tutte le ricette della tradizione, anche la torta putana vicentina subisce lievi modifiche di famiglia in famiglia.
A rimanere invariati sono gli ingredienti principali ossia mele, uvetta e grappa. Inoltre, la versione più accreditata è quella a base del già citato pane raffermo, ma vedremo anche come realizzare la torta putana con la farina di mais. Pronti?
Ingredienti
Per la torta putana
- Mollica di pane raffermo – 500 g
- Latte intero – 600 ml
- Uvetta – 100 g
- Grappa – 60 ml
- Mele – 4
- Zucchero – 150 g
- Uova – 5
- Limone Bio – 1
- Lievito per dolci – 2 cucchiaini
- Farina 00 – 70 g
Per completare
- Zucchero semolato – q.b.
Preparazione
Torta putana
Per prima cosa ammollate il pane tagliato a cubetti nel latte tiepido per almeno un’ora. Nel frattempo mettete in ammollo l’uvetta con la grappa.
Una volta che il pane si sarà ammorbidito, unite le uova, lo zucchero e un pizzico di sale. Impastate con le mani così da amalgamare tutti gli ingredienti.
Sbucciate le mele, tagliatele a tocchetti e unitele all’impasto. Profumate con la scorza grattugiata del limone, incorporate l’uvetta e la grappa, la farina e il lievito per dolci e mescolate bene tutto.
Versate in una teglia imburrata di 24 cm di diametro. Distribuite sulla superficie un po’ di zucchero e infornate a 180°C per 45 minuti. Servitela una volta che si sarà intiepidita.
Un altro modo di riciclare il pane raffermo è preparare la torta di pane al cioccolato: rimarrete incantati dalla sua bontà!
Come preparare la torta putana con farina di mais
- 600 ml di latte
- 120 g di farina 00
- 210 g di farina di mais
- 100 g di burro
- 150 g di zucchero
- 60 ml di grappa
- 4 mele
- 100 g di uvetta
- 1 limone
Preparazione
Torta putana con farina di mais
Per prima cosa scaldate il latte con la scorza di limone, fino a fargli sfiorare il bollore.
Versate le due farine a pioggia, precedentemente miscelate, mescolando con una frusta da cucina per evitare che si formino grumi. Cuocete per 15 minuti poi incorporate il burro a tocchetti e lo zucchero.
Trasferite in una ciotola e aggiungete le mele sbucciate e tagliate a tocchetti, l’uvetta ammollata nella grappa (e tutta la grappa rimasta).
Versate in una teglia da 24 cm di diametro imburrata e cuocete a 180°C per 45 minuti. Servitela una volta che si sarà intiepidita.
Conservazione
La torta putana si conserva fuori dal frigorifero per 2-3 giorni sotto una campana per dolci.
Origine e storia
La prima traccia scritta della torta putana risale all’epoca della Serenissima, nel 1405. Tuttavia le sue origini sono un po’ controverse. Secondo alcuni infatti deriva dal fatto che al suo interno si era soliti mettere un po’ di tutto, trasformandola in una sorta di dolce del riciclo, secondo altri invece il motivo è più folkloristico.
Pare infatti che venne chiamata così da un ristoratore di Piazza delle Erbe a Vicenza in seguito all’esclamazione di un suo cliente abituale, solitamente riservato e taciturno, che si trovò improvvisamente nel piatto una fetta di questa torta dopo un blackout.
In realtà pare che il nome derivi da putea, termine dialettale che indicava i bambini, in quanto proprio a loro era destinato questo dolce per la merenda. Ricorda per preparazione il macafame ma, a differenza di questo, realizzato solitamente in occasione dell’epifania, viene preparato in ogni periodo dell’anno.
Un’ultima curiosità: in origine veniva cotta all’interno di recipienti in terracotta posti sulle braci del camino (bronse).
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