La crema pasticcera è un classico quando si parla di dolci farciti. Ecco la ricetta originale (con un po’ di storia) e le varianti più famose.
La crema pasticcera è una delle ricette base della pasticceria. Utilizzata per farcire crostate, bignè e cannoncini è in grado di mettere d’accordo tutti. Se poi ci aggiungete il fatto che è facilmente personalizzabile non solo in base ai gusti, variando l’aroma, ma anche per soddisfare diverse esigenze alimentari allora non conosce proprio rivali.
Da oltre 300 anni la ricetta della crema pasticcera è rimasta invariata. Procuratevi quindi i quattro ingredienti base per prepararla, che sono gli stessi dalla notte dei tempi, e dedicatevi a questa semplice preparazione. Fidatevi, non ha nulla a che vedere con quelle già pronte. Alla fine del procedimento vi lasceremo tutte le varianti più famose così che possiate declinarla facilmente in base alle vostre necessità.
Come preparare la ricetta della crema pasticcera
- Preparare la crema pasticcera è davvero molto semplice. Per prima cosa mettete in un pentolino il latte con la scorza del limone o la vaniglia. In questo ultimo caso dividete a metà per il lungo la bacca, prelevate i semi con la punta del coltello e metteteli insieme alla bacca nel latte. Scaldate il tutto fino a che non sfiora il bollore.
- In un pentolino a parte riunite i tuorli con lo zucchero e la farina e mescolate con una frusta da cucina fino a ottenere una crema liscia.
- Quando il latte sarà ben caldo, versatelo sulle uova filtrandolo con un colino.
- Mescolate con la frusta da cucina e rimettete tutto sul fuoco. Cuocete fino a che la crema non si sarà addensata (circa 10 minuti).
- Trasferite in una ciotola e coprite con pellicola a contatto. Questo trucchetto serve per evitare che si formi la pellicina sulla superficie. Una volta fredda potete utilizzarla nelle vostre ricette.
Vi lasciamo anche un video dove si vedono tutti i passaggi e la consistenza finale che dovete raggiungere.
Consigli extra per una crema pasticcera perfetta
Come potete vedere la ricetta è davvero semplice ma stiamo per svelarvi alcuni trucchetti per raggiungere la perfezione. Ad esempio, per ottenere una crema di un bel giallo acceso potete utilizzare le uova a pasta gialla, quelle solitamente impiegate per la pasta fresca.
Se la crema raffreddandosi dovesse fare qualche grumo o perdere la sua cremosità frullatela con un mixer a immersione per qualche secondo: tornerà come appena fatta.
Crema pasticcera: varianti
Nell’introduzione vi abbiamo parlato di quanto è semplice modificare la ricetta in modo da ottenere delle varianti che si adattino ai vari gusti oltre che ai diversi regimi alimentari. Rimanendo in tema di gusti, la più famosa è goduriosa è la crema pasticcera al cioccolato ma fidatevi, anche quella al pistacchio non scherza. Noi abbiamo adorato la variante al caffè, ottima anche da gustare da sola.
C’è poi chi non ama gettare gli albumi o trovare un modo alternativo per impiegarli. In loro soccorso viene la crema pasticcera con uova intere, ugualmente cremosa e semplice da realizzare. Per i celiaci e gli intolleranti, la crema pasticcera senza glutine è una vera manna dal cielo e a livello di gusto è identica all’originale. Si può preparare con l’amido di mais, di riso o con la fecola di patate.
Senza latte e senza uova, la crema pasticcera vegana è la svolta per tutti coloro che hanno deciso di seguire questo regime alimentare ma non vogliono assolutamente rinunciare a questa preparazione.
Conservazione
La crema pasticcera si mantiene in frigorifero fino a 4 giorni.
Origine e storia
La crema pasticcera ha oltre 300 anni di storia. Nacque nel 1705 per mano dello chef francese Francois Massialot, nato nel 1660 a Limoges in Francia. La vita l’ha portato a lavorare presso la corte di papi e personaggi di spicco della società tra i quali il duca d’Orleans, fratello di Re Luigi XIV.
Fu proprio nel 1705 che pubblicò “Le Cuisinier Royal et Bourgeois”, considerato uno dei primi dizionari culinari al mondo. Ed è proprio in questo volume che si trova la ricetta della crema pasticcera originale e tradizionale.
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