Tra i piatti tipici greci spicca la pita gyros, una sorta di panino kebab a base di carne di maiale arricchito con insalata, verdure e salsa tzatziki.
La pita gyros, spesso chiamato semplicemente gyros, è un piatto tipico della Grecia. Simile sotto certi aspetti al kebab turco, è preparato con carne di maiale cotta su uno spiedo gira arrosto e servita tagliata a strisce nel famoso pane pita.
All’interno di questa sorta di panino, consumato solitamente come street food, troviamo anche pomodoro fresco, patatine, insalata e la salsa tzatziki. Se avete nostalgia della Grecia o semplicemente amate sperimentare con la cucina etnica, non lasciatevi sfuggire questa ricetta!
Come preparare la ricetta della pita gyros
- Per prima cosa preparate la pita, il classico pane all’interno del quale viene servita la carne. Nella ciotola della planetaria (si può fare anche a mano) versate la farina e aggiungete con l’acqua in cui avrete disciolto il lievito. Solo in ultimo aggiungete il sale e un cucchiaio di olio.
- Quando l’impasto si sarà incordato, staccatelo dal gancio e mettetelo a lievitare in una ciotola, coperto da pellicola, fino al raddoppio.
- Nel frattempo preparate la carne che avrete fatto affettare molto sottile dal vostro macellaio. Tagliatela in modo da ottenere degli straccetti, conditela con olio, sale e pepe e allargatela su una teglia rivestita di carta forno. Cuocete a 180°C per 30 minuti.
- Dopo circa due ore l’impasto sarà raddoppiato di volume: prelevatelo e dividetelo in 4 parti uguali.
- Stendetele con il matterello in modo da formare dei dischi spessi circa mezzo centimetro, oliate la superficie e infornate a 250°C per 5 minuti.
- Preparate anche le verdure: lavate la lattuga, affettate il pomodoro e la cipolla e teneteli da parte. Quando il pane e la carne saranno pronti, formate la pita farcendola con tutti gli ingredienti e completando con abbondante salsa tzatziki. Il piatto è pronto!
In questo video potete vedere tutti i passaggi della preparazione del pane e della realizzazione del gyros vera e propria.
Conservazione
Vi consigliamo di conservare separatamente il pane, tenendolo per massimo un paio di giorni in un sacchetto di carta o plastica, e il ripieno. La carne cotta e le verdure, anche loro tenute separate, si mantengono in frigorifero per un paio di giorni, chiuse in contenitori ermetici.
Origine e storia della pita gyros
Anche nota semplicemente come gyros, questo piatto oggi street food per eccellenza della cucina greca, è una rivisitazione del più conosciuto doner kebab. Furono gli immigrati turchi a portarlo nella penisola ellenica nei primi anni del ‘900. Qui però la carne di manzo e agnello venne sostituita con quella di maiale (non ammessa nella dieta musulmana) mentre rimasero invariate le spezie e la tecnica di cottura.
Proprio gyros infatti deriva da l termine greco γύρος, ossia che ruota. Il segreto del piatto sta nella marinatura della carne: una volta tagliata a fette viene insaporita con origano, timo, aglio, cipolla, pepe nero e succo di limone (se avete tempo potete anche farlo a casa, prima della cottura). Viene poi infilzata in un grande girarrosto verticale e cotta a fuoco aperto. In questo modo rimarrà croccante all’esterno e succosa all’interno.
Come tutti i piatti che diventano famosi, le varianti si sprecano. C’è chi lo prepara di pollo e chi ci aggiunge anche patatine fritte e feta. A Zante si rende tutto più saporito aggiungendo il grasso dell’arrosto nel panino mentre a Corfù c’è usanza di arricchirlo con la salsa di pomodoro. Infine nell’Epiro, la carne è molto più speziata. Se avrete modo di gustarlo nelle tradizionali taverne o osterie, vi verrà con tutta probabilità servito al piatto.
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