Preparati con pane raffermo, farina e latte, i pizzoccheri della Valchiavenna sono più simili a gnocchetti. Ecco come preparali con il Bitto.
I pizzoccheri della Valchiavenna, anche chiamati gnocchetti della Valchiavenna per via della loro forma, sono un piatto tipico dell’omonima valle situata nel nord della Lombardia.
L’origine del piatto è molto antica e povera: i resti di pane venivano ammollati nel latte e impastati poi con della farina. Il condimento era il classico formaggio della zona, il Bitto.
L’origine nel nome, invece, è da ricercarsi nel fatto che originariamente venivano preparati facendo cadere dei pezzetti di impasto pizzicato direttamente nell’acqua bollente. Con il passare del tempo il nome è rimasto, ma non vanno confusi con i pizzoccheri della Valtellina, che sono più scuri e simili a tagliatelle.
Come preparare la ricetta dei pizzoccheri della valchiavenna
- Come prima cosa, tagliate il pane raffermo a cubetti e mettetelo in una ciotola con 300 ml di latte. Togliete la crosta solo se dovesse essere eccessivamente secca.
- Trascorso il tempo di ammollo, lavorate il pane con le mani in modo da ottenere una sorta di poltiglia, aggiungendo se necessario il latte rimasto. Impastate con la farina, regolando di sale e insaporendo con la noce moscata. Il risultato è impasto morbido e per niente asciutto.
- Portatate a bollore una pentola capiente di acqua salata, e calate le patate che avrete tagliato a tocchetti di un centimetro, dopo averle sbucciate. Quando l’acqua avrà ripreso bollore, prendete una cucchiaiata di impasto e con l’aiuto di un altro cucchiaio fatene cadere delle piccole porzioni nell’acqua. Dovrete essere piuttosto veloci.
- Quando gli gnocchetti della Valchiavenna vengono a galla, scolateli con una schiumarola in una padella con il burro sciolto e insaporito con aglio e salvia. Unite il formaggio Bitto tagliato a scaglie e fate fondere. Distribuite nei piatti e servite ben caldo.
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